Evanescenza dei servizi …. (?)

INTRO “Non posso dimenticare l’espressione sorpresa di una dirigente di servizi sociali di fronte alle mie affermazioni riguardanti il futuro di questi figli e il desiderio dei genitori di cercare e scegliere il contesto per loro più adeguato. Non è facile trovare un posto, figuriamoci poi scegliere … sarebbe un lusso! La signora in questione mi parlava come professionista del settore ignorando il mio duplice abito, anche di genitore coinvolto direttamente nella questione. Avrei potuto svelarlo sottolineandole che aveva perso una bella occasione per tacere e per connettere lingua e cervello ma, a volte, è meglio andare oltre. Gli operatori … Continua a leggere Evanescenza dei servizi …. (?)

Mobilita’ (educativa) sostenibile … Chi guida oggi?

Con questo post si apre una nuova categoria, per mettere il luce le dis-connessioni (o le connessioni) tra i luoghi dell’educazione e le logiche politiche/economiche che interagiscono nelle definizione dei servizi educativi La mobilita’ sostenibile non e’ solo il problema di molte citta’ ma e’ anche un tema che occupa i pensieri di chi esercita l’educazione professionale, in particolare nei servizi rivolti ai disabili e ai servizi domiciliari. Ovviamente la definizione di mobilità sostenibile viene usata in modo improprio e per definire una questione diversa. Questa e’  una mobilita’ che si rende necessaria nell’attuazione del proprio lavoro, ovvero da quando gli … Continua a leggere Mobilita’ (educativa) sostenibile … Chi guida oggi?

Crisi dentro e fuori

O Fortuna Di Carl Orff    O FortunaVelut luna Statu variabilis Sempre crescis Aut decrescis Vita detestabilis Nunc obdurat Et tunc curat Ludo mentis aciem Egestatem Potestatem Dissolvit ut glaciem.   Sors immanis Et inanis Rota tu volubilis Status malus Vana salus Semper dissolubilis Obumbrata Et velata Mihi quoque niteris Nunc per ludum Dorsum nudum Fero tui sceleris?   Sors salutis Et virtutis Mihi nunc contraria Est affectus Et defectus Semper in angaria Hac in hora Sine mora Corde pulsam tangite Quod per sortem Sternit fortem Mecum omnes plangite! O fortuna,A guisa della luna Nell’atteggiamento dell’incostante Sempre tu cresci O vai diminuendo La vita detestabile Ora perdura salda E proprio ora (la fortuna) Occupa l’ingegno con un gioco: La miseria Il potere Dissolve come ghiaccio. La fortuna immane E vuota Tu ruota … Continua a leggere Crisi dentro e fuori

Nuovi interrogativi per i CDD… genitori disabili

Come già rilevato in un documento prodotto dalle colleghe Marina Balestra e Rosa Ronzio “Per me si va nella città dolente” relativo alle RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale),  queste strutture nate come evoluzione sanitarizzata delle vecchie “Case di Riposo per Anziani”, si  sono trasformate connotandosi per una accoglienza specializzata che non si limita ai soli anziani ma  si allarga ad una lunga lista di persone non autosufficienti (disabili fisici, disabili psichici, persone  in stato di coma, o con gravi stati di demenza). Ma anche i Centri Diurni per Disabili detti CDD, sono mutati nel tempo sia come definizione dell’utenza, che obiettivi; … Continua a leggere Nuovi interrogativi per i CDD… genitori disabili

Giocare al nido e ritornare a casa

di Irene Auletta   Accade frequentemente che il genitore, incontrando la realtà dell’asilo nido, scopra un nuovo modo di intendere il gioco con il bambino e che, visto l’entusiasmo e l’impegno che il proprio figlio esprime in questa nuova realtà, proponga anche a casa alcune delle attività ludiche conosciute nel servizio. Non sempre però il bambino è disponibile a vivere nei diversi contesti le stesse proposte di gioco e questo a volte disorienta gli adulti che non riescono a spiegarsi le diverse reazioni dei bambini. Provando a ripercorrere brevi tratti delle due esperienze, quella comunitaria e quella familiare, è possibile … Continua a leggere Giocare al nido e ritornare a casa

Dare nomi a ciò che si impara

di Monica Massola Vorrei citare due esempi dei saperi sottotraccia che allignano nelle categorie dei lavoratori dediti all’insegnamento/educazione, i quali non sempre sono consapevoli o sanno mostrare le competenze che possiedono. Così una collega mi racconta che in una scuola primaria dove i numeri degli studenti stranieri è molto alto, i progetti di integrazione funzionano brillantemente, e gli insegnanti hanno 7 livelli di insegnamento dell’italiano. Il che, blandamente significa, un alto grado di professionalità nell’insegnare, e un ventaglio assai variegato di competenze nell’insegnare, anche le sfumature della lingua italiana. La necessità di insegnare a tanti bimbi stranieri, alle prese con … Continua a leggere Dare nomi a ciò che si impara

Contro gli asili nido, le mamme, la conciliazione, un libro – 1

Inizia qui una serie di riflessioni a partire dai temi che emergono lavorando nei servizi. Si parte dal primo servizio educativo che conosciamo un pò tutti, per sentito dire, o come genitori, e/o come operatori: il Nido. Il primo luogo in cui i bimbi incontrano l’educazione in un ambito diverso dalla rete familiare. Mi sembra interessante proporre prima qualche link e solo a seguire alcune riflessioni. Il Primo stimolo viene che offerto parte da un libro di recentissima uscita: Paola Liberace  “Contro gli asili nido – Politiche di conciliazione e libertà di educazione”, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2009. Ad esso collego … Continua a leggere Contro gli asili nido, le mamme, la conciliazione, un libro – 1