La scena dei compiti

Tra qualche genitore un po’ becero che impone la sua visione della scuola dichiarando che il suo bimbo non farà mai compiti, e qualche insegnante e/o scrittore confuta, con bella prosa, la necessità dei compiti a casa. Poi ci sarà qualcun altro che scriverà con altrettanta sagacia della versione contraria, i compiti non servono e all’estero, si lì, c’è sempre qualche paese più innovativo, nella didattica che compiti non li fa più. Così ci si sente chiamati per la giacchetta a pronunciarsi pro o contro. E alla fine ci sarà certo qualcuno che difenderà la teoria del “ai miei tempi … Continua a leggere La scena dei compiti

qui si va a fare un assalto al cielo

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Consiglio di Coordinamento Didattico del Corso di Laurea in Scienze dell’educazione sta organizzando un Convegno dal titolo ASSALTI AL CIELO e RITIRATE STRATEGICHE. Sguardi sul lavoro educativo che si svolgerà il 22 e 23 ottobre 2015. La progettazione del convegno prevede il coinvolgimento dei diversi soggetti tra cui la nostra Associazione, coinvolti nei processi educativi, a livello riflessivo, formativo, decisionale e professionale: università, organizzazioni, istituzioni e destinatari del lavoro educativo. In particolare, si focalizzerà l’attenzione su alcune questioni nodali:le problematicità del lavoro educativo; il rapporto tra … Continua a leggere qui si va a fare un assalto al cielo

#educazionEamore (a 6 e a 16 anni)

Io so che l’amore è un desiderio importante (6 anni) Io so che non lo so (16 anni) Dovrebbero insegnare sull’amore: È per tutti e da tutti, non differenzia sesso, colore, abitudini (16 anni) Che è nella vita delle persone (6 anni) A scuola l’amore è nel mio cuore, quando stai insieme alle persone con cui ti senti bene (6 anni) A scuola l’amore è quando lo vedo in una madre che saluta le sua figlia disabile, e non si vergognano del loro sentimento. Noi adolescenti ci vergognano delle nostre mamme coccolone. Quando ci aiutiamo nelle interrogazioni. Quando non ho … Continua a leggere #educazionEamore (a 6 e a 16 anni)

#Pedagogiaepolitica – Blogging day – Autrice Claudia Pepe

Il tema del mese di febbraio: pedagogia e politica “La cura della polis attraverso le pratiche di accudimento sociali. Una dimensione politica dell’educazione che esiste, anche se il termine politica, oggi si confonde troppo spesso con “partito” e può spaventare. Politica ed educazione, invece: due facce della stessa medaglia. Perché se le pratiche educative non diventano cura dei territori e costruzioni di reti di significati sociali, l’educazione perde in partenza la sua sfida. Un’educazione che non ha bisogno dell’aggettivo “civica” per essere sostanziata. Perché educare è già un atto civico. L’educazione tras-forma l’umanità in cittadinanza”. “Ci ho provato a tenere … Continua a leggere #Pedagogiaepolitica – Blogging day – Autrice Claudia Pepe

#Pedagogiaepolitica – Blogging day – Autrice Anna Lo Piano

Il tema del mese di febbraio: pedagogia e politica “La cura della polis attraverso le pratiche di accudimento sociali. Una dimensione politica dell’educazione che esiste, anche se il termine politica, oggi si confonde troppo spesso con “partito” e può spaventare. Politica ed educazione, invece: due facce della stessa medaglia. Perché se le pratiche educative non diventano cura dei territori e costruzioni di reti di significati sociali, l’educazione perde in partenza la sua sfida. Un’educazione che non ha bisogno dell’aggettivo “civica” per essere sostanziata. Perché educare è già un atto civico. L’educazione tras-forma l’umanità in cittadinanza”. Articolo di Anna Lo Piano … Continua a leggere #Pedagogiaepolitica – Blogging day – Autrice Anna Lo Piano

Educazione e scuola verso il blogging day – Incontri a scuola

In attesa del blogging day del 27 febbraio ecco due o tre pensieri sull’incontro tra educazione e scuola. Sono a tornata a scuola, in vari momenti. Una delle prime entrate è stata nel 1996 come psicomotricità del servizio in Neuropsichiatria infantile, accolta con grandi onori, e l’aura dell’esperta. Come se l’esperto della neuropsichiatria avesse in se una scienza infusa, di qualità superiore, tale da illuminare e sciogliere ogni dubbio. La scuola si aspettava da me, da noi, una parola che avrebbe spiegato, definito, aiutato nell’incontro con i bimbi che noi (e loro) avevamo in carico. L’aura medica e sanitaria sembrava … Continua a leggere Educazione e scuola verso il blogging day – Incontri a scuola

Educazione sobria

L’incontro con una scuola che, declinata nei suoi vari ordini e gradi, sembra fare del muro di gomma il suo primo modo di incontrarsi, è una sensazione/ frustrazione sperimentata nel tempo, in misura maggiore come madre, ma anche come educatore professionale, o coordinatore di servizio. È una sensazione sconfortante, quella che fa partire avendo voglia di andare “a scuola” per parlare incontrarsi chiedersi confrontarsi per ritrovarsi di fronte una sorta di decalogo delle risposte stereotipate, replicabili sempre uguali negli anni. L’incontro che si trova è quella con scuola che attacca e si deve difendere ancora prima di aver incontrato, di aver … Continua a leggere Educazione sobria

Intenzionalità

Lettura vacanziera e inaspettatamente piacevole e leggera. Da cui sorge un dubbio, uno fra molti. Adolescenti, quelli che incrocio ultimamente per via del ruolo ora genitoriale ora professionale che rivesto. Dai loro racconti relativi alle quotidiane esperienze scolastiche sembra non mostrarsi mai il dubbio che i loro docenti siano consapevoli del lavoro che fanno, o che le scelte operate nel loro interagire nella loro pratica di insegnamento con un gruppo di giovani, non siano mai dettate da un pensiero, un progetto, una intenzionalità. Così questi ragazzi raccontano di professori un pò freak che usano un linguaggio strano, capace di meticciarsi … Continua a leggere Intenzionalità

Dare nomi a ciò che si impara

di Monica Massola Vorrei citare due esempi dei saperi sottotraccia che allignano nelle categorie dei lavoratori dediti all’insegnamento/educazione, i quali non sempre sono consapevoli o sanno mostrare le competenze che possiedono. Così una collega mi racconta che in una scuola primaria dove i numeri degli studenti stranieri è molto alto, i progetti di integrazione funzionano brillantemente, e gli insegnanti hanno 7 livelli di insegnamento dell’italiano. Il che, blandamente significa, un alto grado di professionalità nell’insegnare, e un ventaglio assai variegato di competenze nell’insegnare, anche le sfumature della lingua italiana. La necessità di insegnare a tanti bimbi stranieri, alle prese con … Continua a leggere Dare nomi a ciò che si impara