Del giornalismo trash, della droga e del diritto alla narrazione
Mi immagino vi siate accorti di quanto i media stiano calcando la mano sulle morti “da droga” in discoteca, con le solite modalità strumentali allo stressare la notizia, abbigliandola in modo da renderla più appetibile (inquietante, strillata, semplificata, giudicante, trash, volgare o impietosa) e quindi vendibile. Come ovvia conseguenza il web, e tutto il suo circuito di commenti ora volgari e sprezzanti, ora pietistici o indignati si attiva e viene fomentato da opinioni e opinionisti che cominciano vociare e ronzare come un alveare impazzito. I giovani inquieti che confondono sballo e divertimento. I cattivi gestori di cattivi locali dove si vende … Continua a leggere Del giornalismo trash, della droga e del diritto alla narrazione