Del giornalismo trash, della droga e del diritto alla narrazione

Mi immagino vi siate accorti di quanto i media stiano calcando la mano sulle morti “da droga” in discoteca, con le solite modalità strumentali allo stressare la notizia, abbigliandola in modo da renderla più appetibile (inquietante, strillata, semplificata, giudicante, trash, volgare o impietosa) e quindi vendibile. Come ovvia conseguenza il web, e tutto il suo circuito di commenti ora volgari e sprezzanti, ora pietistici o indignati  si attiva e viene fomentato da opinioni e opinionisti che cominciano vociare e ronzare come un alveare impazzito. I giovani inquieti che confondono sballo e divertimento. I cattivi gestori di cattivi locali dove si vende … Continua a leggere Del giornalismo trash, della droga e del diritto alla narrazione

#educazionEamore: “a mille ce n’è …”

“L’educazione all’amore come dimensione particolare dell’incontro (umano e tra esseri viventi), alla sessualità, all’affettività, alla passione, intesa non solo come eros ma più etimologicamente come provare un forte “sentire” per qualcosa o qualcuno. Come educare e come educarsi all’amore, in tutte le sue sfaccettature…” ” A mille ce n’è …” “Per Minore Straniero non accompagnato si intende il minorenne non avente cittadinanza italiana o di altri Stati dell’Unione Europea che, non avendo presentato domanda di asilo, si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato privo di assistenza e rappresentanza da parte di genitori o di altri adulti per lui … Continua a leggere #educazionEamore: “a mille ce n’è …”

Ma la nonna no!

Una mamma  in rete scrive:…. “Devo tornare al lavoro, e dovrò affidare il mio bimbo ai nonni. la questione mi mette in crisi; la nonna poi si sentirà libera di impicciarsi, e io non potrò dirle nulla, visto che ci tiene il piccolo. Ma appena posso lo porterò al nido, preferisco un ambiente neutro e dove non c’è nessuno a cui dover qualcosa, o che non mi dirà nulla” Probabilmente ogni genitore si è trovato di di fronte al dilemma nido o nonni. E altrettanto probabilmente il timore dell’ invadenza dei nonni ha aperto le possibilità di mandare il proprio bimbo al nido….. … Continua a leggere Ma la nonna no!

Dolore etico e dolore estetico (appunti sparsi)

Chiavi interpretative aggiuntive e possibili. Etico relativo al comportamento, costume, consuetudine. Scienza che insegna a governare i nostri costumi. Comprendente anche l’etica della responsabilità e quindi della consapevolezza che si esercita in una scelta e degli esiti eventualmente derivanti da essa. Estetico relativo al bello naturale, artistico. La percezione che avviene con la mediazione dei sensi, legato al primo impatto sensoriale. Scienza del bello, disciplina che riguarda il bello e il giudizio globale su di esso. … Un breve inciso: l’anoressia (al di la delle sue letture psicologiche o psicoanalitiche) riesce a rendere evidentissimo come un dolore possa esser  “ben” … Continua a leggere Dolore etico e dolore estetico (appunti sparsi)

Storie per l’ Agorà (Storia di Bianca)

di Monica Massola

La storia di Bianca l’ho scritta per l’Agorà*, in relazione al tema del Violare la Violenza, dove ciò che occorreva provare a rintracciare era (ed è) rapporto tra violenza ed educazione, leggendo tra i confini di due parole, che nominalmente vengono sempre ritenute distanti. A seguire quella che è stata la proposta tematica da sviluppare per l’Agorà*, cui segue la Storia di Bianca. Per come per molti un nuovo modo di ascoltare, leggere, e scrivere ciò che accade in educazione.

Francesco Somaini - Lotta con l'angelo - 1951 Bronzo
Francesco Somaini - Lotta con l'angelo - 1951 Bronzo

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Sfondi metropolitani: “bellissime”

di Irene Auletta Qualche giorno fa, insieme ad alcune colleghe, mi sono ritrovata a parlare di una questione che, purtroppo, non affronto per la prima volta. Bambine, ragazzine delle scuole medie, disponibili a favori e prestazioni sessuali in cambio di piccoli doni o compensi fra cui, i più gettonati, sembrano essere le ricariche del cellulare. Lungi da me l’idea di gridare allo scandalo o di esibirmi in discorsi moralisti. Come donna, madre e professionista dell’educazione però, sento il bisogno e la responsabilità di dire qualcosa. Ho raccolto alcuni commenti. Oltre allo stupore, alla rabbia e allo sgomento, l’indifferenza, travestita da … Continua a leggere Sfondi metropolitani: “bellissime”

S.O.S. (Scuola) .. houston! we’ve a problem .. Another!? Again!?

Lavoro da anni nella scuola e se avrò fortuna ci lavorerò ancora per anni. Ci ho lavorato sul limitare, negli angoli buoi, nei confini non presidiati, notando com’è ovvio parecchie criticità educative e gestionali. Ho osservato la scuola, con lo sguardo critico del professionista che deve incontrare le “incomprensibili” resistenze alla dimensione educativa, che portavo e porto, e alle presenze estranee di qualcuno che non è “insegnante” e che quindi sembra non avere un ruolo e un luogo dove esercitare il diritto/dovere alla parola, all’incontro, al presidio. Ma ciononostante apprezzo la scuola, nella sua dimensione di luogo dell’apprendere, sebbene anche … Continua a leggere S.O.S. (Scuola) .. houston! we’ve a problem .. Another!? Again!?

Formazione e supervisione. Appunti sparsi.

Nella preparazione delle giornate formative, raccolgo le perplessità del referente dell’area formazione,  relativamente ai temi che verranno trattati. C’è uno stupore infastidito davanti alla mancanza di responsabilità che attraversa o attraverserebbe gli operatori e gli educatori che si trova ad incontrare. Mi parla di una responsabilità e di una etica, che ci vede tutti responsabili davanti al lavoro che svolgiamo, dal più umile al più complesso, come se si aspettasse che la responsabilità fosse connaturata al lavoro in quanto tale. E non fosse frutto di una ricerca, di una esplorazione, di una ridefinizione più complessa dei temi da trattare, dagli … Continua a leggere Formazione e supervisione. Appunti sparsi.

compleanni: l’educatore

questo post è il seguito di educare la compleanno, educare all’happy hour perchè mi sembrava particolarmente utile per evidenziare elementi educativi che emergono. ovviamente in questa analisi vi è contenuta la fatica di oltrepassare quella sorda irritazione che è conseguita alla prima delle due feste, e arrivare ad una riflessione più complessa. cosa rappresenta la festa di compleanno – modello A? di certo non sembra essere un luogo educativo, ma tutt’alpiù animativo. ma lì non c’erano animatori professionali pagati per intrattenere. c’erano papa e mamma, festeggiata, amici della festeggiata. quella festa di compleanno è e sarà 1 evento, diversamente colorato … Continua a leggere compleanni: l’educatore