Non siamo Tata Lucia (tra il serio e il faceto)

Il convegno in Bicocca ha aiutato a sciogliere anche gli ultimi dubbi … ma …

Chi sono le/i consulenti pedagogiche/ci?

Non son Sos Tata e nemmeno Mary Poppins … Ma più spesso esperti inetti, tanto alla formulazione di ricette magico-pedagogiche light, smart, fusion, o pret-à-porter, che alla pratica magia vera propria in stile Julie Andrews o all’uso di pozioni.  Continua a leggere “Non siamo Tata Lucia (tra il serio e il faceto)”

Un luogo straordinario

Con una collega abbiamo appena terminato un percorso formativo, in un contesto che fino ad un anno fa non solo mi sarebbe parso tanto atipico quanto improbabile,  dove portare una riflessione pedagogica: un CRE cioè un centro estivo parrocchiale.

Il lavoro è stato svolto con il gruppo degli animatori, e con gli adulti responsabili, il coordinatore e il “Don” che cura l’esperienza del Centro estivo. Un numero significativo di persone a cui fare ri attraversare la propria esperienza, imparando dalle fatiche, dalle domande, dalle resistenze, offrendo nuove problematizzazioni, e sguardi diversi grazie all’incontro con una prospettiva pedagogica diversa.

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Improvvisamente/improvvisando il corpo

Metafore e’ il titolo di una formazione che sto facendo con Igor Salomone, che e’ stato ed e’ tutt’ora un mio “maestro”, ma non e’ questo il punto centrale di questo post.

Il nodo, o meglio lo snodo e’ il corpo, anzi in questo caso i corpi che ho (anche) condotto, e sempre osservato, con cura, nel dipanarsi della mattinata formativa.

Sara’ banale ma ogni volta mi stupisce la complessità che si risveglia laddove i corpi (cosi’ vuole il dispositivo formativo) cominciano a togliere voce alle parole, per riprendersela tutta in forma di azioni, movimento, espressivita’.

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Una lectio magistralis … un geranio può diventare educatore

Fonte originale dell’articolo: education 2.0

“La famosa frase del dottore che, dopo avermi visitato all’età di due anni, ha scosso la testa ‘Non c’è nulla da fare, sarà un vegetale’, è stata lì per lì subìta dai miei genitori proprio come si subisce una maledizione”. Claudio Imprudente ha ricevuto il 18 maggio la laurea honoris causa in “Formazione e cooperazione” dall’Università di Bologna. Ecco la sua lectio magistralis.

Questa laurea non è solo mia, ma di tutti i contesti che mi hanno sostenuto e di chi li ha prima costruiti e poi (con)vissuti insieme a me. Se fosse una laurea “ad honorem” avrei potuto fare un facile gioco di parole, sostenendo che non è una laurea “ad personam”, ma, purtroppo o per fortuna, si tratta di una laurea “honoris causa”.

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corpo pedagogico: appunti di viaggio per una formazione – il corpo che educa

di Monica Massola Conciliare il paradigma della Pedagogia Interazionale con la psicomotricità è la sfida che vado inseguendo da oramai 4/5 anni. Ma non è questo il punto da cui iniziare. Il punto di inizio o la genesi è la mia formazione come psicomotricista; è lo spazio e il tempo che per tre anni (durata del percorso di formazione) ha ospitato la ri-scoperta del corpo, nella sua pluralità di significati e iperconnesioni (mentali, emotive, comunicative,  riflessive, psicologiche, fisiche e fisiologiche, organiche, epidermiche e via elencando). Genesi che ha introdotto, da allora, la domanda relativa al corpo e alla sua dimensione … Continua a leggere corpo pedagogico: appunti di viaggio per una formazione – il corpo che educa

Il corpo pedagogico: appunti di viaggio per una formazione – il corpo che sono

di Manuela Fedeli

Un corpo pedagogico: il corpo che sono

È una vita che mi interrogo sul corpo che sono.

A dire il vero mi interrogo anche su cosa voglia dire interrogarmi sul corpo che sono.

Ciò che è certo è che sono sempre stata convinta che la cultura dualistica occidentale, che si fa portavoce della suddivisione tra corpo e mente, non mi ha mai convinta e nemmeno mi è mai piaciuta più di tanto.

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Educazione e corpo

educazione e corpo corpi educare il corpo educare alla corporeità dal punto di vista formativo nasco come psicomotricista. vale a dire un percorso triennale in cui la dimensione corporea è stata esplorata abbondantemente; passando dal piacere del proprio muoversi, del proprio giocare ed esplorare la dimensione motoria, sensomotoria e psicomotoria, e poi espanderla nella relazione con gli oggetti propri del setting psicomotorio, quindi nella relazione con l’altro e poi con il gruppo. dire nasco come psicomotricista non è una esagerazione, perchè, io adulta, sono entrata in una scoperta ex novo di me, nel movimento, nella sensorialità e nell’azione. altra dimensione … Continua a leggere Educazione e corpo

I luoghi dell’educare e i saperi sociali

Il Punto di osservazione: Ho lavorato per più di una decina di anni nella cooperazione sociale, e specificatamente nel settore dei servizi educativi rivolti a minori e famiglie in difficoltà. L’ho fatto attraversando i vari ruoli di tipo educativo ma anche di governo: tutti quelli possibili in una piccola cooperativa sociale. Che era ed è, a tutt’oggi, una realtà consolidata di cosiddetta “governance” colorata quasi interamente al femminile, un pò per caso, ed un pò anche per scelta e per necessità. Ne ho tratto due grandi insegnamenti. Il primo è che, lì, in quello specifico gruppo, in quel preciso momento … Continua a leggere I luoghi dell’educare e i saperi sociali