In the name of love – #lovedu 3

NOTA (Il post numero due è bloccato in fase in elaborazione) Quando parliamo di amore ci vengono in mente gli scenari romantici dei primi momenti, o quello che troviamo nello sconfinante e sconfinato amore genitoriale. Mi sono chiesta, senza trovare soluzioni, se l’amore non sia che uno. Amore con connotazioni precise e non confondibili, che può essere nell’amore di coppia, e/o in quello genitoriale (o filiale). Ma può anche non esserci. Ci può essere un ottimo “lavoro” di accudimento, di presa in carico, di affettività ed emotività, ci possono essere gesti di affiliazione, di gentilezza … tutte cose meravigliose ma non … Continua a leggere In the name of love – #lovedu 3

Educazione ed etica

Pensiero di Salvatore Natoli su Animazione Sociale “La dimensione etica, nella nostra pratica quotidiana, è avere dentro di sé l’istanza dell’altro, non sentirsi mai separati, assoluti, perché questo condurrebbe a un delirio di onnipotenza. Se io non interiorizzo l’altro in me, se non mi sento parte, inevitabilmente mi sento tutto, e quindi, anche senza volerlo, divento distruttivo. La relazione di alterità è la dimensione fondamentale dell’etica. E allora la domanda etica è: qual è la giusta relazione con l’altro?” Qual’è lo spazio, e la scena, e il tempo, e i corpi entro cui si costruisce la “giusta” relazione con l’altro? Come si … Continua a leggere Educazione ed etica

Il posto delle parole

Dopo la seduta di psicomotricità odierna, ho stilato come da prassi professionale,  le osservazioni relative alla mattinata. Scrivendo, mi accorgo di colpo, di una parola che mi stona,  la “seduta” di psicomotricità non è mai tanto seduta. Sembrerebbe un implicito, trattandosi di tale pratica. Eppure è la definizione usuale. Quindi una attività che prevede l’uso intensivo del corpo nella sua interezza e nella sua capacità di interconnessione, con lo spazio, il tempo, il luogo, gli oggetti e la relazione con l’altro (o gli altri) è per convenzione linguistica una seduta. Un ora, circa, di attività globale che dobbiamo definire “seduta”, e … Continua a leggere Il posto delle parole

Questioni di potere

Riflettendo su alcuni anni di esperienza professionale a contatto con i “minori” e con i “disabili” e in generale con le famiglie, esperienza svolta in diverse tipologie di servizio e interpretata da ruoli differenti,  mi sono accorta che il ricordo più affettuoso lo ho riservato spesso ai genitori e in generale alla convivenza con la disabilità … Fatico ad evocare ricordi molto piacevoli con i colleghi di servizio, i coordinati, con i minori, con i partner della rete. Esperienze non spiacevoli ma spesso rese faticose dalla dimensione comunicativa, da conflitti, o problemi più o meno grandi. Con i genitori e … Continua a leggere Questioni di potere