Il tempo della Pausa

Le vacanze natalizie permettono lo spazio/tempo della sosta, il tempo necessario perchè a ciò che è accaduto, e abbiamo vissuto, pensato, scelto, agito nel corso di un anno e che è stato scandito dagli orari delle nostre agende, possa depositarsi sul fondo. Si cambia il calendario, l’agenda, si festeggia il passaggio tra gli anni, si progetta in qualche modo il “la da venire”, si soppesa l’accaduto dandogli valore. In questo caso, ciò che sto misurando é un anno “vissuto”, non solo a causa del Covid – 19, in modo poco pensato, e non dico a livello personale. Certo questa pandemia … Continua a leggere Il tempo della Pausa

I vaccini e la dimensione pedagogica (ovvero il titolo fuorviante)

 Post pubblicato anche su Facebook in data 2 giu 2017 Parlerò di vaccini? No. Per fortuna no. Ma il titolo sarà un ottimo acchiappaclic/mi piace, ed è un escamotage che usano tutti. O in troppi. Così come se intitolassi il post “I rischi delle balene blu”. Si tratta di argomenti serissimi, per carità, ma per i quali rimando ad altre persone il compito esplicativo. Lo so, non è una manovra propriamente corretta. Ma è questo che in fondo voglio trattare, della comunicazione e dei contesti. Perché impariamo e insegniamo in contesti che possono essere definibili e che ci permettono o … Continua a leggere I vaccini e la dimensione pedagogica (ovvero il titolo fuorviante)

bulli grandi e piccoli

Questo post nasce come rielaborazione di un pensiero nato grazie ad una discussione nata sul gruppo facebook Il caffè pedagogico. Una necessaria premessa: ritengo il web un fenomeno interessante e culturalmente ineliminabile (il nostro mondo e modello di economia, informazione, politica, dati, ricerca etc viaggiano su strade digitali), pertanto esso rappresenta un attraversamento storico e sociale che ogni adulto che si occupi di educazione o che abbia uno sguardo responsabile non può evitare. Ciò va fatto analizzandolo, informandosi/formandosi a coglierne limiti e possibilità. Aggiungo che anche personalmente il “mondo web” mi piace e intressa molto. Così lo sguardo che portiamo, noi che ci … Continua a leggere bulli grandi e piccoli

Del giornalismo trash, della droga e del diritto alla narrazione

Mi immagino vi siate accorti di quanto i media stiano calcando la mano sulle morti “da droga” in discoteca, con le solite modalità strumentali allo stressare la notizia, abbigliandola in modo da renderla più appetibile (inquietante, strillata, semplificata, giudicante, trash, volgare o impietosa) e quindi vendibile. Come ovvia conseguenza il web, e tutto il suo circuito di commenti ora volgari e sprezzanti, ora pietistici o indignati  si attiva e viene fomentato da opinioni e opinionisti che cominciano vociare e ronzare come un alveare impazzito. I giovani inquieti che confondono sballo e divertimento. I cattivi gestori di cattivi locali dove si vende … Continua a leggere Del giornalismo trash, della droga e del diritto alla narrazione

Empatia #educazionEamore

Empatia, allora, significa essere pronti ad un evento di rottura, a uno spezzarsi della continuità dell’esperienza del singolo per aprirsi all’esperienza dell’altro. Empatia, allora, diventa un ‘sospendere’ la propria vita, e spesso anche il giudizio, per fermarsi a guardare l’altro, per entrare, con le proprie forze, nella sua situazione concreta, empatia è, innanzitutto, un atto in cui l’altro è riconosciuto nella sua dignità. Fonte Fabbrica Filosofica Continua a leggere Empatia #educazionEamore

Educare all’amore – le terre esuli

INTRO In attesa del IV blogging day: il cui tema sarà: “L’educazione all’amore come dimensione particolare dell’incontro (umano e tra esseri viventi), alla sessualità, all’affettività, alla passione, intesa non solo come eros ma più etimologicamente come provare un forte “sentire” per qualcosa o qualcuno. Come educare e come educarsi all’amore, in tutte le sue sfaccettature…” INFORMAZIONI  sul blogging day QUI La riflessione parte da questo articolo (potete leggerlo su Prospettive Sociali e Sanitarie: Le “barriere architettoniche” dell’affettività. Riflessione sui bisogni affettivi delle persone disabili) e si aggancia da un discorso fatto oggi su Facebook con alcune colleghe ma che si innesta in … Continua a leggere Educare all’amore – le terre esuli

Appunti sparsi #pedagogiaepolitica: quali nessi?

Una collega lavora in un quartiere popolare ad altissimo tasso di immigrazione, e scopre la qualità della scuola che sa insegnare l’italiano a tutti i bimbi stranieri (di molteplici provenienze linguistiche e territoriali), e ovviamente la competenza si estenda ad un ottimo insegnamento anche ai bimbi italiani. Insomma una difficoltà didattica, discussa e ripensata, in un progetto di accoglienza si é scoperta essere una competenza professionale di alto livello. Un’altra collega apre uno spazio compiti dove finisce per “trattare” i ragazzini con i BES, con didattiche capaci di aiutare e sollevare i ragazzini dall’angoscia di non essere capaci, e peggio … Continua a leggere Appunti sparsi #pedagogiaepolitica: quali nessi?

Vacanze studio

Nella necessita’ di provare a proporre ad un adolescente la più classica delle vacanze (studio all’estero), mi sono accorta che c’era una latenza che andava nominata e rappresentata. Si va a studiare altrove per imparare una lingua, per ricevere impressioni usi e costumi di altri paesi, per cercare una piu’ ampia visione del mondo. Si va altrove a prendere qualcosa di più, di nuovo, di ricco e  di significativo. Eppure non si dice mai e con abbastanza intenzione, cos’altro si va a fare: dare. Dare se stessi, offrire la propria impressione sul mondo, a informarlo, con le proprie idee, le intenzioni, … Continua a leggere Vacanze studio

L’OTTO marzo (educativo) ogni giorno

PREMESSA All’inizio … un tot di anni fa, pensavo che l’educazione fosse semplicemente l’atto di educare qualcuno. E nei primi anni di lavoro mi sembrava che questo atto fosse sganciato dal contesto, e dal tempo. Poi lavorando nei servizi domiciliari, è stato necessario cominciare a focalizzare le differenze di contesto, di spazio e di tempo, quali variabili significative nell’interazione con i ragazzo/bambini che incontravo, e per comunicare con le loro famiglie. Quella sorta di bolla educativa primigenia non apriva ad una serie di dubbi e domande, una fra la tante era sulle differenze di genere. Mi sono trovata in vari contesti lavorativi … Continua a leggere L’OTTO marzo (educativo) ogni giorno

Intenzionalità

Lettura vacanziera e inaspettatamente piacevole e leggera. Da cui sorge un dubbio, uno fra molti. Adolescenti, quelli che incrocio ultimamente per via del ruolo ora genitoriale ora professionale che rivesto. Dai loro racconti relativi alle quotidiane esperienze scolastiche sembra non mostrarsi mai il dubbio che i loro docenti siano consapevoli del lavoro che fanno, o che le scelte operate nel loro interagire nella loro pratica di insegnamento con un gruppo di giovani, non siano mai dettate da un pensiero, un progetto, una intenzionalità. Così questi ragazzi raccontano di professori un pò freak che usano un linguaggio strano, capace di meticciarsi … Continua a leggere Intenzionalità