ordine in disordine – pedagogic mood

La mattina si svela con una telefonata con una collega. Dobbiamo cercare un documento che è collocato in un ordine diverso dal previsto. Ho fatto tutto da sola. Il documento è in realtà molto più in ordine di quello che pensassi, diciamo in un iper-ordine. Mi accade spesso, di non ricordare l’ordine che faccio, e quanto in realtà io sia assai più ordinata di quanto sappia o pensi. Narra la leggenda familiare di un mio disordine epico. Oggi sono malaticcia, con la testa svuotata e distante, sono sola in casa e gironzolo con vaghezza. Cosa di meglio c’è da fare, … Continua a leggere ordine in disordine – pedagogic mood

fare disordine

Ultimamente il servizio per persone con disabilità che coordino sta mettendo mano alla programmazione e alla riprogettazione delle attività. Il che significa modificare concretamente la quotidianità di operatori e degli utenti,  riformulando gli orari, o cambiando le appartenenze ai gruppi o ai laboratori: concretamente Mario sarà in gruppo con Maria, e Paolo non andrà a fare riabilitazione con Paola*. Ma cambiare le attività quotidiane, di persone con disabilità, non è semplice; si toccano comportamenti e abitudini rassicuranti, o stereotipe. Bisogna agire con attenzione. Gli operatori stessi devono immaginarsi diversi, intenti a fare azioni nuove, o in modo diverso, prestando attenzione a come organizzeranno le attività e nuovi gruppi che dovranno … Continua a leggere fare disordine