Di cotanto peso – 1 –

Si parla di peso, e di anoressia. Non ne ho mai parlato qui con estensione, perché il blog è professionale, e perché, quella dell’anoressia, fa parte delle storie personali che è strano affrontare. Va trovato il giusto registro narrativo, tra sfumature intimistiche e riflessioni di maggior respiro, va trovato un tempo adeguato per scrivere, per non aprire capitoli che rischiano di confondere invece di aprire pensieri. Ci va cura e delicatezza.                                          Lo stimolo a scriverne viene da un collega, che si occupa di … Continua a leggere Di cotanto peso – 1 –

Genitorialità viscerale

La signora Xx è la madre di una giovane donna che per un grave motivo si trova in un momento della vita assai drammatico; così la madre si attiva in un modo concreto e operativo che risulta importante e proficuo, rispetto alla situazione di criticità. Lo sguardo della madre è tutto centrato sulla figlia, risultando decisivo per tamponare gli effetti del problema. Il problema non si risolve ma si avvia verso una colorazione meno drammatica. È questo che ci immaginiamo possa essere il ruolo di un genitore, anche quando il figlio o la figlia, come in questo caso, è ormai … Continua a leggere Genitorialità viscerale

#educazionEbellezza …considerazioni a margine dopo il blogging day

Benché educare  e formare rappresentino la mia professione, non saprei, adesso,  cosa elencare per fornire un decalogo, appena decente, per una educazione alla bellezza. Appena avrò tempo comincerò a leggere gli articoli del blogging day convinta che qualcosa troverò tra i vari contributi. Se penso alla bellezza penso alla sensazione di stupore potente e “raggiante” che prende all’improvviso, e porta via dalla quotidianità, che rapisce, e rende speciali alcuni momenti. Immerge in una gioia, quasi fuori luogo, quando lo sguardo si appoggia su un elemento che trasmette, mostra è “bellezza”. Io credo che la cifra del bello sia individuale, e non parlo dell’arte … Continua a leggere #educazionEbellezza …considerazioni a margine dopo il blogging day

#educazionenaturale: e gli altri?

Sembra facile dire che gli educatori naturali sono i genitori e i nonni. E poi? Io aggiungerei anche gli zii,  ad esempio. E i fratelli e le sorelle. Chi altro c’è nella vita dei bambini che educa, anche quando non è pagato? E che talvolta lo fa anche senza avere legami di sangue o familiari? Allora nel mio album immaginario di figurine di educatori naturali, metterei: Lo zio botanico che mi ha insegnato ad arrampicare sugli alberi, e che i fiori e le erbe andavano rispettati, che non aveva senso strappare una piantina per il solo piacere di farlo, per … Continua a leggere #educazionenaturale: e gli altri?

Paternità possibili … scenari e domande.

Giusto ieri mi stavo chiedendo come un cambiamento nelle passi di cura, accudimento ed educazione dei figli da parte dei “nuovi” padri sfonderà lo scenario culturale odierno, mettendo in asse di parità il valore della maternità e della paternità, e assumendone di nuovi: interscambiabilità dei ruoli, valorizzazione delle differenze.

Eugenio Riotto "paternità"

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fragilità

ricevo regolarmente una newsletter di una casa editrice che organizza anche convegni, corsi, seminari, laboratori. (area psicologia pedagogia riabilitazione e similia) quest’oggi l’invito è ad un seminario per insegnanti psicologi educatori pedagogisti e per spiegare loro come occuparsi dei bimbi adottati extracomunitari. il taglio è psicologico e verte sulla dimensione emozionale e sulla fatica che questi bambini e (immagino) le loro nuove famiglie incontrano. la riflessione invece va allo sguardo che culturalmente diamo alla fatica delle transizioni, dei cambiamenti. il filtro è spesso psicologico, ma di quella psicologia residuale, da giornale, da divulgazione spicciola in cui oramai galleggiamo ogni giorno. … Continua a leggere fragilità