Il posto delle parole

Dopo la seduta di psicomotricità odierna, ho stilato come da prassi professionale,  le osservazioni relative alla mattinata. Scrivendo, mi accorgo di colpo, di una parola che mi stona,  la “seduta” di psicomotricità non è mai tanto seduta. Sembrerebbe un implicito, trattandosi di tale pratica. Eppure è la definizione usuale. Quindi una attività che prevede l’uso intensivo del corpo nella sua interezza e nella sua capacità di interconnessione, con lo spazio, il tempo, il luogo, gli oggetti e la relazione con l’altro (o gli altri) è per convenzione linguistica una seduta. Un ora, circa, di attività globale che dobbiamo definire “seduta”, e … Continua a leggere Il posto delle parole

corpo pedagogico: appunti di viaggio per una formazione – il corpo che educa

di Monica Massola Conciliare il paradigma della Pedagogia Interazionale con la psicomotricità è la sfida che vado inseguendo da oramai 4/5 anni. Ma non è questo il punto da cui iniziare. Il punto di inizio o la genesi è la mia formazione come psicomotricista; è lo spazio e il tempo che per tre anni (durata del percorso di formazione) ha ospitato la ri-scoperta del corpo, nella sua pluralità di significati e iperconnesioni (mentali, emotive, comunicative,  riflessive, psicologiche, fisiche e fisiologiche, organiche, epidermiche e via elencando). Genesi che ha introdotto, da allora, la domanda relativa al corpo e alla sua dimensione … Continua a leggere corpo pedagogico: appunti di viaggio per una formazione – il corpo che educa

Il corpo pedagogico: appunti di viaggio per una formazione – il corpo che sono

di Manuela Fedeli

Un corpo pedagogico: il corpo che sono

È una vita che mi interrogo sul corpo che sono.

A dire il vero mi interrogo anche su cosa voglia dire interrogarmi sul corpo che sono.

Ciò che è certo è che sono sempre stata convinta che la cultura dualistica occidentale, che si fa portavoce della suddivisione tra corpo e mente, non mi ha mai convinta e nemmeno mi è mai piaciuta più di tanto.

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Fare brutti gesti per far “bello” il corpo

Il titolo non è un granchè, lo ammetto, ma è il modo più diretto per parlare della questione corpi, disabilità, e cose simili. Parlo del mio specifico professionale di psicomotricista che in questi tempi lavora con 2 diversi gruppi di disabili, in un CDD, e dello stupefacente incontro che si produce in ogni laboratorio. Non tanto e non solo perché un diversamente abile in quel contesto riesce a tirare fuori competenze stupefacenti e imprevedibili, ma perché il corpo che lui vive, abita e conosce (da una vita) è denso di possibilità che vanno raccolte e rilanciate, possibilità che noi “normalmente” … Continua a leggere Fare brutti gesti per far “bello” il corpo

antefatti o artifici

ho transitato x varie equipes negli anni, e la cosa che mi colpiva era la “coloritura pedagogica” che si portava dietro, alcune categorie sono interessanti: educare come peso, pesantezza, fatica, tristezza, e un pò di noia educare come esercizio di muscolatura, poter essere più forte di un altro,(avere le “palle”) educare come fragilità, convivere con vasi di cristallo, lentezza, delicatezza, ma anche astenia Continua a leggere antefatti o artifici

“scusa (scherzavo)”

il post originale è stato scritto e pubblicato il giorno 8 febbraio 2009 _ revisione dicembre 2013   Sono in giro con la mia bimba piccolissima, in una cittadina della provincia pavese, ecco che accanto ad una scuola colgo,  prima con la coda dell’occhio e poi con una certa attenzione un gruppo di ragazzetti/ ragazzetti (insomma giovani di quell’età indefinibile tra i 13 e 16 anni,) che si sbatacchiano, prima l’uno contro l’altro e poi contro un cassonetto. Mi giro meglio, a guardarli.   Mi chiedo se devo indossare la maglietta dell’adulto responsabile, dell’educatore e pensare seriamente se e come intervenire? … Continua a leggere “scusa (scherzavo)”

sul blog – labirinti virtuali/digitali

7 febbario 2009 data originaria del post, si riferisce allo spostamento di pontitibetani su wordpress e l’apertura di ponti e derive. DOPO UN MESE E PASSA DI GESTIONE DEL BLOG GEMELLO, CREDO SIA NECESSARIO CONSENTIRMI UNA PAUSA DI META RIFLESSIONE. NON CREDO SIA ORA POSSIBILE ARGOMENTARE TUTTO MA VORREI INIZIARE UN BLOG FUNZIONA, ALMENO A LIVELLO PERSONALE, IN PRESA DIRETTA. SEMBRA AVERE UNA CONNOTAZIONE PIUTTOSTO EPIDERMICA. VUOI PERCHÈ SPESSO I BLOG CHE VISITO SONO FORME DI DIARIO, SPAZI DI RIFLESSIONE APERTI E SI MUOVONO ALLA RICERCA DI UNO SGUARDO CHE È NECESSARIAMENRE UNO SGUARDO PRIMA RICEVUTO, POI DATO ED INFINE … Continua a leggere sul blog – labirinti virtuali/digitali

quando entro … paolo

… in quella stanza P. è seduto su divano. SI guarda attorno. E’ un tipo elegante, anche se veste in modo decisamente casual, decido che deve avere circa 34/35 anni, ma di quei trentenni che sembrano già adulti, e non mantengono quel fascino acerbo ed immaturo. Sa di uomo fatto, ha un paio di baffi che rendono il viso interessante. Sembra a prima vista uno che si tiene sempre un pò distante da tutto, ma una innata cortesia sembra invece tenerlo lì, seduto, educato e attaccato a quel divano. Conosco anche i genitori, una famiglia di industriali, con ottime possibilità … Continua a leggere quando entro … paolo

prove pratiche di difesa relazionale

In questi giorni mi sono trovata ad effettuare uno scambio di e-mail con una persona, a cui sono piuttosto legata; il susseguirsi di e-mail ci ha posto in posizioni progressivamente sempre più opposte e dicotomiche L’oggetto dello scambio epistolare forse non è completamente essenziale, o non lo è almeno in questo “qui ed ora” di riflessione. Lo sarà, immagino in un post successivo, visto che si trattava del confronto tra reale/lento versus virtuale tecnologico/veloce ed altro ancora. In ogni caso ne sono spiazzata, perché dopo una partenza – nello scambio di mail – piuttosto gioviale e serena, mi sono ben … Continua a leggere prove pratiche di difesa relazionale

difesa relazionale 2

intro 1 “per fortuna che ho fatto un corso di difesa relazionale. la fa un mio docente di pedagogia interazionale. fa arti marziali da una vita.si parte dal presupposto che …. – questo è quello che ho raccolto – nella vita ci si trova di fronte ad attacchi che non sono solo fisici, ma anche morali, psicologici, verbali etc etc si usano tecniche mutuate da un arte marziale. ma come in molte arti marziali accade il principio è evitare inutili scontri, si arriva al conflitto solo se inevitabile. e allora si osserva l’avversario e di sperimentano le proprie paure. si … Continua a leggere difesa relazionale 2