Insegnare l’allerta e l’ascolto e non la paura.

Prendo spunto da questo articolo di Internazionale “spiegare il male“. Il cui nodo non è l’adolescenza ma quello che sappiamo insegnare ai figli, prescindere dalla loro età; insegnare la paura fa male e fa male insegnare che esiste il male, è estremamente faticoso imparare a collocarlo, mostrarlo nelle forme che assume o potrebbe assumere. Uno La mia figlia più piccina ama da lungo tempo due storie: Cappuccetto Rosso e il Lupo e i 7 capretti. Storie in cui il male si camuffa e traveste, s’ammanta di perbenismo, fino al punto di fingere di esser la mamma (nella storia dei 7 capretti). Nella nostra versione casalinga e … Continua a leggere Insegnare l’allerta e l’ascolto e non la paura.

Giocare alla guerra è trovare la pace dentro di sé?

Cit “Quando i bambini giocano alla guerra esprimono simbolicamente la rabbia e l’aggressività che non riescono a controllare. IL GIOCO DELLA GUERRA E’ UN BUON MODO PER TROVARE LA PACE DENTRO DI SE” Questa frase arriva da facebook, e da una pagina di persone che si occupano di pedagogia. Ma sarà che ciò che arriva dai teatri di guerra (Siria e Palestina) e il pensiero tormentoso relativo a quello che vivono i quei bambini che mi rende questa frase tremenda. Inavvertitamente e inconsapevolmente e innocentemente  tremenda. Anche perché nei commenti di vari genitori che seguono la pagina vi era espressa la fatica … Continua a leggere Giocare alla guerra è trovare la pace dentro di sé?

#educazionEbellezza …considerazioni a margine dopo il blogging day

Benché educare  e formare rappresentino la mia professione, non saprei, adesso,  cosa elencare per fornire un decalogo, appena decente, per una educazione alla bellezza. Appena avrò tempo comincerò a leggere gli articoli del blogging day convinta che qualcosa troverò tra i vari contributi. Se penso alla bellezza penso alla sensazione di stupore potente e “raggiante” che prende all’improvviso, e porta via dalla quotidianità, che rapisce, e rende speciali alcuni momenti. Immerge in una gioia, quasi fuori luogo, quando lo sguardo si appoggia su un elemento che trasmette, mostra è “bellezza”. Io credo che la cifra del bello sia individuale, e non parlo dell’arte … Continua a leggere #educazionEbellezza …considerazioni a margine dopo il blogging day

Educare all’amore – le terre esuli

INTRO In attesa del IV blogging day: il cui tema sarà: “L’educazione all’amore come dimensione particolare dell’incontro (umano e tra esseri viventi), alla sessualità, all’affettività, alla passione, intesa non solo come eros ma più etimologicamente come provare un forte “sentire” per qualcosa o qualcuno. Come educare e come educarsi all’amore, in tutte le sue sfaccettature…” INFORMAZIONI  sul blogging day QUI La riflessione parte da questo articolo (potete leggerlo su Prospettive Sociali e Sanitarie: Le “barriere architettoniche” dell’affettività. Riflessione sui bisogni affettivi delle persone disabili) e si aggancia da un discorso fatto oggi su Facebook con alcune colleghe ma che si innesta in … Continua a leggere Educare all’amore – le terre esuli

Diversamente sessuati? Amore e sessualità per le persone con disabilità

Il post è stato scritto per Genitori Crescono e il loro blogstorming del mese  Educazione Sessuale e affettività   Questo post arriva da circa alcuni professionalità educativa e psicomotoria, spesso svolta con persone con disabilità, e quindi propone da operatore, non vuole giudicare o indicare soluzioni risolutive e facili . Quello che offro è  uno “sguardo”. Dopo tanti anni quello che vedo e  conosco sono le persone e non le loro cosiddette disabilità, o le patologie. Vedo i caratteri, le passioni umane, i difetti, gli slanci generosi, le azioni . Vedo le età, il genere, le inclinazioni, i gesti e le … Continua a leggere Diversamente sessuati? Amore e sessualità per le persone con disabilità

Corpi muti

Qualche  giorno fai in occasione di un laboratorio per bambini, mi sono accorta come alle volte gli adulti mostrino una grandissima imperizia nel muoversi insieme ad altri adulti- Questi genitori collaboravano alla costruzione di un castello fatto di scatoloni: c’era chi tagliava un grosso scotch e chi lo prendeva per appiccicarlo alle scatole per costruire il castello. Eppure i corpi questi genitori non si parlavano. Dimostravano di non sapersi coordinare nell’azione, non sapevano “incontrarsi”, stabilire la reciproca distanza, quella necessaria a capire cosa fare,  quella necessaria per non intralciarsi reciprocamente in una azione che andava coordinata, e più semplicemente fatta ” insieme”. … Continua a leggere Corpi muti

Dolore etico e dolore estetico (appunti sparsi)

Chiavi interpretative aggiuntive e possibili. Etico relativo al comportamento, costume, consuetudine. Scienza che insegna a governare i nostri costumi. Comprendente anche l’etica della responsabilità e quindi della consapevolezza che si esercita in una scelta e degli esiti eventualmente derivanti da essa. Estetico relativo al bello naturale, artistico. La percezione che avviene con la mediazione dei sensi, legato al primo impatto sensoriale. Scienza del bello, disciplina che riguarda il bello e il giudizio globale su di esso. … Un breve inciso: l’anoressia (al di la delle sue letture psicologiche o psicoanalitiche) riesce a rendere evidentissimo come un dolore possa esser  “ben” … Continua a leggere Dolore etico e dolore estetico (appunti sparsi)

teatralità incontro

Grazie a Macao, l’esperienza milanese di recupero di spazi alla cittadinanza, trovo un frammento di un loro diario su facebook.Teatralità come incontro, come riappropriazione/esplorazione/incorporazione degli spazi, dell’esperienza, degli oggetti. Ma le loro parole sono molto più efficaci di ogni altra. Ore 11.00 Dieci passi in una direzione, giro, dieci passi indietro. Passi decisi, gli sguardi limpidi. Ogni giorno cominciamo così. Dove sono passati centinaia di piedi, di scarpe, di movimenti frammentati, disomogenei; dove c’è il caos, creiamo il nostro spazio sotto lo sguardo curioso di chi con lo sverniciatore, chi con rullo e vernice, chi con spatole, lavora attorno a … Continua a leggere teatralità incontro

Storie per l’ Agorà (Storia di Bianca)

di Monica Massola

La storia di Bianca l’ho scritta per l’Agorà*, in relazione al tema del Violare la Violenza, dove ciò che occorreva provare a rintracciare era (ed è) rapporto tra violenza ed educazione, leggendo tra i confini di due parole, che nominalmente vengono sempre ritenute distanti. A seguire quella che è stata la proposta tematica da sviluppare per l’Agorà*, cui segue la Storia di Bianca. Per come per molti un nuovo modo di ascoltare, leggere, e scrivere ciò che accade in educazione.

Francesco Somaini - Lotta con l'angelo - 1951 Bronzo
Francesco Somaini - Lotta con l'angelo - 1951 Bronzo

Continua a leggere “Storie per l’ Agorà (Storia di Bianca)”

scene e psicomotricità

Un laboratorio di psicomotricità che conduco da qualche anno, oramai, ha assunto una nuova faccia: quella di una rappresentazione di storie scelte dai partecipanti, che vengono smontate, quasi scomposte in micro frammenti “recitabili”. Lo ammetto non è una psicomotricità ortodossa, ma una reiterpretazione libera della triade “esploro, conosco, rappresento”.

Lo sconfinamento con il teatro è visibile, si lavora sempre per “un pubblico”, che siamo noi stessi, che guardiamo e sperimentiamo, sperimentiamo e guardiamo. Ci si osserva, si prova e ritenta, curiosi. Continua a leggere “scene e psicomotricità”