State distanti

Abbiamo da fermarci, e non solo per stare distanti, per meglio comprendere come (non solo quale) sia la distanza che dobbiamo praticare nel lavoro educativo. Noi, educatrici ed educatori professionali e pedagogisti come viviamo, cogliendola ogni giorno, la prossimità? Quale sensazione che ci rimanda il corpo quando un corpo altrui entra nel nostro spazio vitale? Come suonano i nostri passi che “vanno verso? ….? Ci piace attendere l’avvicinarsi di coloro che amiamo, un gesto che ci rende prossimi? Ci turba ogni folla che preme, attorno a noi, quando siamo costretti a frequentarla; amiamo gli ingorghi stradali quando sciolgono la tranquillità … Continua a leggere State distanti

Prove di connessione #corpo4

Con le amiche colleghe di Metas e La bottega della pedagogista, ormai abbiamo una frequentazione quotidiana fatta di incontri via web (WhatsApp Facebook, blog), che è iniziata quasi una anno fa e poi si è concretizzata in un paio di incontri materiali a Milano e Firenze, che hanno permesso di costruire un setting professionale in cui progettare, scambiarci file testi, riflettere e confrontarci sulla dimensione che ci è più comune e propria: l’educazione e la pedagogia. Da lì quasi per caso abbiamo creato un contenitore virtuale e nutriente che nel tempo ci ha permesso di farci una sorta di una … Continua a leggere Prove di connessione #corpo4

Scherzi?

È una domanda che mi sento rivolgere da un utente del Centro Disabili, che coordino, nel suo tentativo di rincorrere i sottili fili dell’ironia, che legge sui nostri volti, nei puntini di sospensione che stanno tra le parole, o nelle parole non dette che nella frequentazione quotidiana tra operatori vengono sostituite con cenni e sguardi. Questa persona, diciamo Xx, cerca di costruire un legame con noi, per il piacere di stare insieme, di interagire e comunicare. Talvolta gli scappa fuori una risata sopra le righe, seguita da uno sguardo preoccupato e da una domanda: “scherzi?”. Teme di venir ripreso per una emozione fuori luogo, … Continua a leggere Scherzi?

Genitori – mascara e figlie femmine – 2 –

Una altra considerazione a margine del percorso formativo per genitori (di cui ho già scritto ), e che è emerso con singolare intensità riguardava l’educazione (all’immagine di se) delle figlie femmine; argomento per il quale la presenza dei padri ha fatto la differenza e dato una svolta imprevista al discorso.

Un papà, un bel signore abbronzato e muscoloso, come di chi conosce la cure di se e l’attività sportiva, ha portato alla luce una questione subito mostratasi spinosa; e che ha collocati, i padri e le madri,  su due crinali opposti. Continua a leggere “Genitori – mascara e figlie femmine – 2 –”

Genitori, scarpe da tennis e buon senso – I –

Ho in mente una recente formazione rivolta ai genitori di preadolescenti, una di quelle che rendono molto piacevole fare il lavoro che faccio. I genitori erano stati condotti a riflettere sui modi possibili usati dai propri figli per comunicare a quell’età, e quindi anche con gli “atteggiamenti”, l’abbigliamento, silenzi e distanze. Un pò per tutti i genitori le scarpe da tennis dei figli sono state elette ad oggetto simbolo dell’età simbolo che unisce, o distanzia dal gruppo, che comunica l’appartenenza ad un sottogruppo (stringhe nascoste? allacciate dentro e sotto la linguetta? allacciate al contrario? assenti??), che indica le possibilità economiche … Continua a leggere Genitori, scarpe da tennis e buon senso – I –

Improvvisamente/improvvisando il corpo

Metafore e’ il titolo di una formazione che sto facendo con Igor Salomone, che e’ stato ed e’ tutt’ora un mio “maestro”, ma non e’ questo il punto centrale di questo post.

Il nodo, o meglio lo snodo e’ il corpo, anzi in questo caso i corpi che ho (anche) condotto, e sempre osservato, con cura, nel dipanarsi della mattinata formativa.

Sara’ banale ma ogni volta mi stupisce la complessità che si risveglia laddove i corpi (cosi’ vuole il dispositivo formativo) cominciano a togliere voce alle parole, per riprendersela tutta in forma di azioni, movimento, espressivita’.

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Fare brutti gesti per far “bello” il corpo

Il titolo non è un granchè, lo ammetto, ma è il modo più diretto per parlare della questione corpi, disabilità, e cose simili. Parlo del mio specifico professionale di psicomotricista che in questi tempi lavora con 2 diversi gruppi di disabili, in un CDD, e dello stupefacente incontro che si produce in ogni laboratorio. Non tanto e non solo perché un diversamente abile in quel contesto riesce a tirare fuori competenze stupefacenti e imprevedibili, ma perché il corpo che lui vive, abita e conosce (da una vita) è denso di possibilità che vanno raccolte e rilanciate, possibilità che noi “normalmente” … Continua a leggere Fare brutti gesti per far “bello” il corpo

ancora difesa (virtuale)

UNA AMICA MI FA PARTECIPE DI UNA DISAVVENTURA VIRTUALE, O MEGLIO AVVENUTA NEL MONDO VIRTUALE, MA A TUTTI GLI EFFETTI MOLTO REALE PER IL COROLLARIO DI SENSAZIONI AD ESSA CONSEGUENTI. MA IN SINTESI SI È TROVATA NEL RUOLO DI CHI , IN MODO DEL TUTTO INVOLONTARIO, SALTA DENTRO UN ALVEARE. L’ALVEARE ERA UN SITO, IN CUI FREQUENTATORI, SI SONO AFFRETTATI AD AGGREDIRE “L’INTRUSO” VIVENDOLO COME UN ATTO DI AGGRESSIONE A TUTTI GLI EFFETTI. SI SA, LE API NON VALUTANO LE INTENZIONI: ALLA MINACCIA (VERA O PRESUNTA) AGGREDISCONO IN AUTOMATICO. LA PERSONA IN QUESTIONE SI È PRONTAMENTE AFFRETTATA AD ALLONTANARSI, DECISAMENTE … Continua a leggere ancora difesa (virtuale)

fare per – fare con … della psicomotricità e del trasmettere saperi

Sono ormai anni che in testa gira il motivetto che mi hanno passato durante il trienno di formazione per psicomotricisti. Si diceva lo psicomotricista fa per il bambino e fa con il bambino. Il concetto mi era suonato subito simpatico ed immediato. Ma è di oggi, del passaggio successivo alla fase della consulenza/formazione che il concetto si riattualizza, reso più prezioso e gravido di contenuti, quando il fare per e il fare con riguarda la formazione di gruppi di adulti. Ieri conducevo un gruppo di adulti in un percorso di formazione psicomotoria: Nella prima fase ho strutturato un percorso di attività … Continua a leggere fare per – fare con … della psicomotricità e del trasmettere saperi