Perché 15 giorni di vacanza non (mi) bastano

E’ un anno particolare, significando particolarmente complesso, questo 2015, personalmente e professionalmente. In particolare la mole di lavoro del Centro Disabili si è incrementata spostando, sempre più verso una dimensione gestionale/organizzativa/burocratica, quello che per me è fondamentalmente un ruolo pedagogico (coordinamento); che deve coniugare cura dell’organizzazione, delle prassi, del pensiero educativo e pedagogico che ne scaturiscono, della formazione, delle connessioni, della scrittura e riflessione collettiva su materiali prodotti dagli operatori (PEI/relazioni/progetti) e quindi deve riuscire ad esser comunicata alle famiglie, all’ente gestore, alla cooperativa, ai partner della rete territoriale… insomma il tempo pedagogico è stato in parte sacrificato. A questo si è … Continua a leggere Perché 15 giorni di vacanza non (mi) bastano

#educazionEbellezza “kalos kai agathos. Perchè ciò che è bello, è necessariamente buono.

E’ possibile educare alla Bellezza? Mentre nella grecità classica non avrebbe avuto senso anche solo porsi una domanda come questa, oggi si evince una certa perplessitàa riguardo, tanto che si ritiene opportuno proporre un tema come questo in occasione di un Blogging Day. Credo sia il caso di interrogarsi su quali siano le radici di tale perplessità e sulla sua possibile ragion d’essere. Educare alla Bellezza significa dare il via ad un processo di raffinamento del senso estetico, processo che richiede allenamento continuo e punti cardini a cui aggrapparsi per non perdersi lungo la via. Come esplicato nella traccia stessa, … Continua a leggere #educazionEbellezza “kalos kai agathos. Perchè ciò che è bello, è necessariamente buono.

Bello #educazionEbellezza (intro con dubbi)

Bello come un sentimento condiviso. Bello come la curiosità di scoprire come finisce una lunga giornata di pioggia, o un film. Bello come entrare in una libreria e sfogliare le pagine di un libro, sfiorando, con la punta delle dita, la carta e le parole. Bello come un primo abbraccio e un bacio, che si scoprono morbidi e pieni di passione. Bello come il sonno di un figlio addormentato, leggero accanto a te. Bello come il verde a primavera, colmo di sfumature e di tenere foglie, tutte piene di linfa e di vita. Bello come un sospiro di sollievo, fiato … Continua a leggere Bello #educazionEbellezza (intro con dubbi)

Le sfumature del desiderare

E’ facile, accompagnando i figli in giro, di imbattersi quasi di continuo in oggetti, cibi, giocattoli presentati in dosi così massicce da rendere assai faticosa ogni uscita di casa, nessun luogo sembra essere libero da una offerta ridondante di “cose” che attraggono e richiamano  … “mamma (o papà) mi compri questo? quello?” “hai visto che bello quell’oggetto” “ho fame di quella cosa?” La “Cosa” oggetto di tali pressanti richieste è sempre avvolta in una carta scintillante e colorata che raffigura uno dei tanti idoli infantili. E allora esaurite le pratiche educative che vogliono allenare alla frustrazione, alla costruzione del senso … Continua a leggere Le sfumature del desiderare

Educazione “bella” – parte prima

Di Irene Auletta
Le cinque lezioni di Tata Matilda.


Il metodo educativo di Tata Matilda utilizza cinque lezioni di base da insegnare, ognuna delle quali corrispondente ad una sua caratteristica fisica poco attrante: i capelli grigi, due grossi foruncoli, il monociglio e un lungo incisivo sporgente, ognuna delle quali contribuisce a darle un aspetto da strega.
Tata Matilda è tanto più brutta quanto i bambini hanno bisogno di lei, infatti ogni lezione appresa contribuisce a far scomparire un suo difetto e a renderla, alla fine delle lezioni, una bellissima donna.

Sfondi metropolitani: “bellissime”

di Irene Auletta Qualche giorno fa, insieme ad alcune colleghe, mi sono ritrovata a parlare di una questione che, purtroppo, non affronto per la prima volta. Bambine, ragazzine delle scuole medie, disponibili a favori e prestazioni sessuali in cambio di piccoli doni o compensi fra cui, i più gettonati, sembrano essere le ricariche del cellulare. Lungi da me l’idea di gridare allo scandalo o di esibirmi in discorsi moralisti. Come donna, madre e professionista dell’educazione però, sento il bisogno e la responsabilità di dire qualcosa. Ho raccolto alcuni commenti. Oltre allo stupore, alla rabbia e allo sgomento, l’indifferenza, travestita da … Continua a leggere Sfondi metropolitani: “bellissime”