In the name of love – #lovedu 1

Nel nome dell’amore – Cos’altro nel nome dell’amore? – Nel nome dell’amore – Cos’altro nel nome dell’amore? – Un uomo imprigionato in un recinto di filo spinato – Un uomo che resiste – Un uomo finito su di una spiaggia deserta – Un uomo tradito con un bacio ( pride – in the name of love – U2) Premessa: sul web siamo pubblici e spesso anche personali. Possiamo essere pubblici e personali, solo pubblici, solo personali (ma siamo e resteremo in sempre in un luogo pubblico). Ricordiamoci solo che ciò che trattiamo di nostro e personale non è detto che … Continua a leggere In the name of love – #lovedu 1

Perché 15 giorni di vacanza non (mi) bastano

E’ un anno particolare, significando particolarmente complesso, questo 2015, personalmente e professionalmente. In particolare la mole di lavoro del Centro Disabili si è incrementata spostando, sempre più verso una dimensione gestionale/organizzativa/burocratica, quello che per me è fondamentalmente un ruolo pedagogico (coordinamento); che deve coniugare cura dell’organizzazione, delle prassi, del pensiero educativo e pedagogico che ne scaturiscono, della formazione, delle connessioni, della scrittura e riflessione collettiva su materiali prodotti dagli operatori (PEI/relazioni/progetti) e quindi deve riuscire ad esser comunicata alle famiglie, all’ente gestore, alla cooperativa, ai partner della rete territoriale… insomma il tempo pedagogico è stato in parte sacrificato. A questo si è … Continua a leggere Perché 15 giorni di vacanza non (mi) bastano

Genitorialità viscerale

La signora Xx è la madre di una giovane donna che per un grave motivo si trova in un momento della vita assai drammatico; così la madre si attiva in un modo concreto e operativo che risulta importante e proficuo, rispetto alla situazione di criticità. Lo sguardo della madre è tutto centrato sulla figlia, risultando decisivo per tamponare gli effetti del problema. Il problema non si risolve ma si avvia verso una colorazione meno drammatica. È questo che ci immaginiamo possa essere il ruolo di un genitore, anche quando il figlio o la figlia, come in questo caso, è ormai … Continua a leggere Genitorialità viscerale

Un “bel” sanvalentino

Oggi al cdd abbiamo festeggiato, le tavole apparecchiate con le tovaglie bianche immacolate (meraviglioso e meritorio errore della lavanderia che ce le ha fornite), cuoricini di carta rossi, una candelina qui e la. Le foto alle coppiette. Il pranzo accompagnato dalle canzoni d’amore. Un clima leggero e frizzante. Alla fine poi tutti hanno voluto la loro foto, in coppia, di gruppo, da soli creando miscellanee di operatori, consulenti, utenti. Peace & love universali. Tutti a scoprirsi innamorati di qualcuno, o di qualcosa, anche solo della magia del momento, del clima festoso, della cura profusa (sebbene con grande improvvisazione) negli allestimenti … Continua a leggere Un “bel” sanvalentino

Paternità possibili … scenari e domande.

Giusto ieri mi stavo chiedendo come un cambiamento nelle passi di cura, accudimento ed educazione dei figli da parte dei “nuovi” padri sfonderà lo scenario culturale odierno, mettendo in asse di parità il valore della maternità e della paternità, e assumendone di nuovi: interscambiabilità dei ruoli, valorizzazione delle differenze.

Eugenio Riotto "paternità"

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un figlio disabile e la solitudine delle madri, dei padri e della società …

Salta ai commenti DISCLAIMER lo so che usare questa foto è capzioso, e sembra un mostrare solo il bello di ciò che è complesso ma … ma è una bella bimba, ed è ciò che vedo di primo acchito. E’ della cronaca di questi gg due mamme con bimbi disabili che li uccidono (e in un caso anche la madre si è uccisa). Non vado nella cronaca e nello splatter che i giornali tireranno fuori, o nell’emozione che ti strappa fuori le budella per lasciarti ancora una volta solo e confuso; le notizie mi hanno toccato, ma non le ho … Continua a leggere un figlio disabile e la solitudine delle madri, dei padri e della società …