Del fare e del narrare il fare nascere i figli (e i genitori)

Probabilmente il bisogno di diventare genitore arriva anche dal famigerato “gene egoista” che ci impone di replicare la specie, da un qualcosa che impone alle nostre scelte una forzatura. Ma c’è anche altro.   Ci sono figli generati per tenere insieme coppie allo sbando, o per dare un senso ad un adulto infantile che vede nel figlio una sorta di compensazione.   Figli generati perché non si sono saputi usare con cura gli anticoncezionali, o per pura casualità.   E la poesia della genitorialità sembra così perdersi, svanire ai nostri occhi.   A volte, lo dico come professionista dell’educazione, questo … Continua a leggere Del fare e del narrare il fare nascere i figli (e i genitori)

I vaccini e la dimensione pedagogica (ovvero il titolo fuorviante)

 Post pubblicato anche su Facebook in data 2 giu 2017 Parlerò di vaccini? No. Per fortuna no. Ma il titolo sarà un ottimo acchiappaclic/mi piace, ed è un escamotage che usano tutti. O in troppi. Così come se intitolassi il post “I rischi delle balene blu”. Si tratta di argomenti serissimi, per carità, ma per i quali rimando ad altre persone il compito esplicativo. Lo so, non è una manovra propriamente corretta. Ma è questo che in fondo voglio trattare, della comunicazione e dei contesti. Perché impariamo e insegniamo in contesti che possono essere definibili e che ci permettono o … Continua a leggere I vaccini e la dimensione pedagogica (ovvero il titolo fuorviante)

ordine in disordine – pedagogic mood

La mattina si svela con una telefonata con una collega. Dobbiamo cercare un documento che è collocato in un ordine diverso dal previsto. Ho fatto tutto da sola. Il documento è in realtà molto più in ordine di quello che pensassi, diciamo in un iper-ordine. Mi accade spesso, di non ricordare l’ordine che faccio, e quanto in realtà io sia assai più ordinata di quanto sappia o pensi. Narra la leggenda familiare di un mio disordine epico. Oggi sono malaticcia, con la testa svuotata e distante, sono sola in casa e gironzolo con vaghezza. Cosa di meglio c’è da fare, … Continua a leggere ordine in disordine – pedagogic mood

di pedagogie genitoriali paure/cambiare #educare

TAG #paura, #pauradicambiare, #cambiareperpaura, #cambiamento Un genitore sta rassicurando la sua bambina che ha assommato una serie di paure: gli aerei, il terrorismo, le cose che le possono fare male, le persone cattive. Da un accenno genitoriale sembra stiano vivendo anche una situazione familiare particolare o complessa. La piccola viene rassicurata sul fatto che i cambiamenti non “fanno male” e che seguiranno una stabilità e benessere maggiore; in ciò tralasciando di approfondire il timore che lei porta attorno alla pericolosità del mondo. A volte ci si focalizza soprattutto sull’aspetto che come adulti ci riguarda in prevalenza, senza provare a guardare … Continua a leggere di pedagogie genitoriali paure/cambiare #educare

La scena dei compiti

Tra qualche genitore un po’ becero che impone la sua visione della scuola dichiarando che il suo bimbo non farà mai compiti, e qualche insegnante e/o scrittore confuta, con bella prosa, la necessità dei compiti a casa. Poi ci sarà qualcun altro che scriverà con altrettanta sagacia della versione contraria, i compiti non servono e all’estero, si lì, c’è sempre qualche paese più innovativo, nella didattica che compiti non li fa più. Così ci si sente chiamati per la giacchetta a pronunciarsi pro o contro. E alla fine ci sarà certo qualcuno che difenderà la teoria del “ai miei tempi … Continua a leggere La scena dei compiti

Parlare della paura, parlare con la paura (e con il coraggio)

La scena è questa: parco avventura (si tratta di percorsi aerei, su corde o passerelle tese fra gli alberi; i percorsi sono graduati in ordine di difficoltà e in base all’età). Abbiamo, appunto, deciso di affrontare questo cimento; io e le due figlie, la piccola, notoriamente avventurosa e intraprendente, era eccitatissima, la grande con il suo solito stile inglese, con molto self control, si è messa alla prova decidendo e scegliendo in autonomia sino a che punto osare, e in che modo confrontarsi con emozioni e paure. Quest’anno abbiamo parlato variamente della paura, un po’ per caso, e un po’ per necessità. La piccola, … Continua a leggere Parlare della paura, parlare con la paura (e con il coraggio)

Genitorialità viscerale

La signora Xx è la madre di una giovane donna che per un grave motivo si trova in un momento della vita assai drammatico; così la madre si attiva in un modo concreto e operativo che risulta importante e proficuo, rispetto alla situazione di criticità. Lo sguardo della madre è tutto centrato sulla figlia, risultando decisivo per tamponare gli effetti del problema. Il problema non si risolve ma si avvia verso una colorazione meno drammatica. È questo che ci immaginiamo possa essere il ruolo di un genitore, anche quando il figlio o la figlia, come in questo caso, è ormai … Continua a leggere Genitorialità viscerale

Insegnare l’allerta e l’ascolto e non la paura.

Prendo spunto da questo articolo di Internazionale “spiegare il male“. Il cui nodo non è l’adolescenza ma quello che sappiamo insegnare ai figli, prescindere dalla loro età; insegnare la paura fa male e fa male insegnare che esiste il male, è estremamente faticoso imparare a collocarlo, mostrarlo nelle forme che assume o potrebbe assumere. Uno La mia figlia più piccina ama da lungo tempo due storie: Cappuccetto Rosso e il Lupo e i 7 capretti. Storie in cui il male si camuffa e traveste, s’ammanta di perbenismo, fino al punto di fingere di esser la mamma (nella storia dei 7 capretti). Nella nostra versione casalinga e … Continua a leggere Insegnare l’allerta e l’ascolto e non la paura.

La gente attorno

Raccontava un conoscente che dopo un paio di mesi dalla sua nascita, la madre si era vestita aveva preso in braccio lui, neonato, e aperta la porta, aveva comunicato al marito una cosa. “Esco e vado a buttare il bambino” A quel punto il marito si era accorto dello stato emotivo stralunato della donna, si era accorto che non dormiva dalla nascita del figlio, si era accorto che la donna non staccava mai, concentrata sul figlio a tempo pieno, senza mai un minuto di sosta di tregua. La storia familiare poi aveva cambiato strada, e improvvisamente accanto alla donna la … Continua a leggere La gente attorno

Le sfumature del desiderare

E’ facile, accompagnando i figli in giro, di imbattersi quasi di continuo in oggetti, cibi, giocattoli presentati in dosi così massicce da rendere assai faticosa ogni uscita di casa, nessun luogo sembra essere libero da una offerta ridondante di “cose” che attraggono e richiamano  … “mamma (o papà) mi compri questo? quello?” “hai visto che bello quell’oggetto” “ho fame di quella cosa?” La “Cosa” oggetto di tali pressanti richieste è sempre avvolta in una carta scintillante e colorata che raffigura uno dei tanti idoli infantili. E allora esaurite le pratiche educative che vogliono allenare alla frustrazione, alla costruzione del senso … Continua a leggere Le sfumature del desiderare