Un organizzazione non può perdere la rotta professionale

Un collega che coordina un servizio per anziani, mi racconta avvilito, della mole di lavoro burocratico che si è visto scaricare addosso dalla organizzazione per cui lavora. Il fine d’anno non solo ha una funzione simbolica per tutti noi, ma anche ha una funzione di sintesi e chiusura amministrativa, economica, burocratica; di fatto si conclude un anno di lavoro, lo si rendiconta, e talvolta lo si valuta e riprogetta sia in termini organizzativi, che progettuali, e di significato. Ma a volte le richieste burocratiche assorbono tutte le energie, il tempo e i pensieri di chi coordina, a volte anche quelli … Continua a leggere Un organizzazione non può perdere la rotta professionale

Perché 15 giorni di vacanza non (mi) bastano

E’ un anno particolare, significando particolarmente complesso, questo 2015, personalmente e professionalmente. In particolare la mole di lavoro del Centro Disabili si è incrementata spostando, sempre più verso una dimensione gestionale/organizzativa/burocratica, quello che per me è fondamentalmente un ruolo pedagogico (coordinamento); che deve coniugare cura dell’organizzazione, delle prassi, del pensiero educativo e pedagogico che ne scaturiscono, della formazione, delle connessioni, della scrittura e riflessione collettiva su materiali prodotti dagli operatori (PEI/relazioni/progetti) e quindi deve riuscire ad esser comunicata alle famiglie, all’ente gestore, alla cooperativa, ai partner della rete territoriale… insomma il tempo pedagogico è stato in parte sacrificato. A questo si è … Continua a leggere Perché 15 giorni di vacanza non (mi) bastano

Educazione e scuola verso il blogging day – Incontri a scuola

In attesa del blogging day del 27 febbraio ecco due o tre pensieri sull’incontro tra educazione e scuola. Sono a tornata a scuola, in vari momenti. Una delle prime entrate è stata nel 1996 come psicomotricità del servizio in Neuropsichiatria infantile, accolta con grandi onori, e l’aura dell’esperta. Come se l’esperto della neuropsichiatria avesse in se una scienza infusa, di qualità superiore, tale da illuminare e sciogliere ogni dubbio. La scuola si aspettava da me, da noi, una parola che avrebbe spiegato, definito, aiutato nell’incontro con i bimbi che noi (e loro) avevamo in carico. L’aura medica e sanitaria sembrava … Continua a leggere Educazione e scuola verso il blogging day – Incontri a scuola

Evanescenza dei servizi …. (?)

INTRO “Non posso dimenticare l’espressione sorpresa di una dirigente di servizi sociali di fronte alle mie affermazioni riguardanti il futuro di questi figli e il desiderio dei genitori di cercare e scegliere il contesto per loro più adeguato. Non è facile trovare un posto, figuriamoci poi scegliere … sarebbe un lusso! La signora in questione mi parlava come professionista del settore ignorando il mio duplice abito, anche di genitore coinvolto direttamente nella questione. Avrei potuto svelarlo sottolineandole che aveva perso una bella occasione per tacere e per connettere lingua e cervello ma, a volte, è meglio andare oltre. Gli operatori … Continua a leggere Evanescenza dei servizi …. (?)

Non siamo Tata Lucia (tra il serio e il faceto)

Il convegno in Bicocca ha aiutato a sciogliere anche gli ultimi dubbi … ma …

Chi sono le/i consulenti pedagogiche/ci?

Non son Sos Tata e nemmeno Mary Poppins … Ma più spesso esperti inetti, tanto alla formulazione di ricette magico-pedagogiche light, smart, fusion, o pret-à-porter, che alla pratica magia vera propria in stile Julie Andrews o all’uso di pozioni.  Continua a leggere “Non siamo Tata Lucia (tra il serio e il faceto)”

Lupi, orchi, e paure: la pedofilia

(gennaio 2011 – un post non pubblicato che avevo scritto per un aggregatore per genitori)

C’è  con un tema particolarmente difficile e delicato, e purtroppo anche mediaticamente molto “in voga”: la pedofilia.

Mentre guardo la documentazione che raccolto in Internet, penso alle parole da scrivere, e alle volte in cui, come coordinatore pedagogico di servizi dedicati all’infanzia, mi sono trovata a colloquio con adulti che erano stati abusati da piccoli, o con gli educatori professionali che si occupavano di bambini, vittime di abusi. E quando, come madre, ho dovuto parlare dell’abuso anche con mia figlia (la più grande).

Vi è una strana circostanza: alcune questioni, se trattate professionalmente, sono più facili da spiegare, le parole si trovano più facilmente. Mentre le stesse parole, dette genitore può risultare più difficile da pronunciare.

Più difficile, perchè?

Continua a leggere “Lupi, orchi, e paure: la pedofilia”

Educazione “bella” – parte prima

Di Irene Auletta
Le cinque lezioni di Tata Matilda.


Il metodo educativo di Tata Matilda utilizza cinque lezioni di base da insegnare, ognuna delle quali corrispondente ad una sua caratteristica fisica poco attrante: i capelli grigi, due grossi foruncoli, il monociglio e un lungo incisivo sporgente, ognuna delle quali contribuisce a darle un aspetto da strega.
Tata Matilda è tanto più brutta quanto i bambini hanno bisogno di lei, infatti ogni lezione appresa contribuisce a far scomparire un suo difetto e a renderla, alla fine delle lezioni, una bellissima donna.

Sfondi metropolitani: “bellissime”

di Irene Auletta Qualche giorno fa, insieme ad alcune colleghe, mi sono ritrovata a parlare di una questione che, purtroppo, non affronto per la prima volta. Bambine, ragazzine delle scuole medie, disponibili a favori e prestazioni sessuali in cambio di piccoli doni o compensi fra cui, i più gettonati, sembrano essere le ricariche del cellulare. Lungi da me l’idea di gridare allo scandalo o di esibirmi in discorsi moralisti. Come donna, madre e professionista dell’educazione però, sento il bisogno e la responsabilità di dire qualcosa. Ho raccolto alcuni commenti. Oltre allo stupore, alla rabbia e allo sgomento, l’indifferenza, travestita da … Continua a leggere Sfondi metropolitani: “bellissime”

Questioni di potere

Riflettendo su alcuni anni di esperienza professionale a contatto con i “minori” e con i “disabili” e in generale con le famiglie, esperienza svolta in diverse tipologie di servizio e interpretata da ruoli differenti,  mi sono accorta che il ricordo più affettuoso lo ho riservato spesso ai genitori e in generale alla convivenza con la disabilità … Fatico ad evocare ricordi molto piacevoli con i colleghi di servizio, i coordinati, con i minori, con i partner della rete. Esperienze non spiacevoli ma spesso rese faticose dalla dimensione comunicativa, da conflitti, o problemi più o meno grandi. Con i genitori e … Continua a leggere Questioni di potere

compleanni: l’educatore

questo post è il seguito di educare la compleanno, educare all’happy hour perchè mi sembrava particolarmente utile per evidenziare elementi educativi che emergono. ovviamente in questa analisi vi è contenuta la fatica di oltrepassare quella sorda irritazione che è conseguita alla prima delle due feste, e arrivare ad una riflessione più complessa. cosa rappresenta la festa di compleanno – modello A? di certo non sembra essere un luogo educativo, ma tutt’alpiù animativo. ma lì non c’erano animatori professionali pagati per intrattenere. c’erano papa e mamma, festeggiata, amici della festeggiata. quella festa di compleanno è e sarà 1 evento, diversamente colorato … Continua a leggere compleanni: l’educatore