gesti orizzontali per tempi di pace

Esemplare e memorabile questa citazione di Ivano Gamelli, che a mio avviso non merita alcun ulteriore commento, tanto esaurisce e chiarisce il gesto di accoglienza verso l’umano. “Improntati alla ricerca dell’orizzontalità dei pari sono pure, in tutt’altro senso, i gesti che si riservano all’ospite, parola significativamente ambivalente: ospite è reciprocamente e indissolubilmente sia colui che ospita sia colui che è ospitato. Noi siamo portati a ritenere l’ospitalità riservata a chi ci è già conosciuto, parente o amico. Ma l’ospitalità all’origine era per l’altro da sé, il nemico, lo straniero; tale era nel nomadismo originario del popolo d’Israele, dove la trasformazione dell’hostis in hospes … Continua a leggere gesti orizzontali per tempi di pace

Consulenze in pillole e pensieri sparsi

Ultimamente e’ accaduto che qualche collega mi interpellasse per consigli sull’educazione. E non come coordinatrice di un servizio ma come consulente pedagogica. Il che mi ha fatto piacere, nella misura in cui spero di sia stata soprattutto la tecnicalita’ pedagogica che adotto nell’aprire domande e faglie di dubbi, ad incuriosire e a spingere questi genitori nel porgere i propri interrogativi sull’educazione dei figli. Alle domande mi sono sentita di rispondere con altre domande che orientassero lo sguardo dell’interlocutore verso una pluralita’ di questioni, di osservazioni, di indagini sulle proprie stesse idee genitoriali e sul significato di educare e guardare i … Continua a leggere Consulenze in pillole e pensieri sparsi

Parcheggiando corpi con classe

All’inizio mi hanno insegnato che la professionalità è asettica e professionale, lontano dalla quotidianità, fatta di setting protettivi e lontani dal mondo. E cioè capaci di proteggere gli utenti dal mondo .. e forse soprattutto di proteggere il mondo dall’utenza e anche dal “mondo” dell’utenza.

Mi hanno poi insegnato, volendolo o meno, invece il potenziale rivoluzionario dell’educazione …

Da qui in poi mi sembra impossibile non pensare che ciò che accade nei “miei” luoghi di lavoro, non possa e non debba (fatta salva la privacy di chi incontro) offerto in ciò che insegna.A volte anche in modo rivoluzionario, e a volte no. Ma non è (solo) questo il punto. Continua a leggere “Parcheggiando corpi con classe”

Appunti spuntati per una formazione a mediazione corporea

 di Monica Massola

Non è facile gestire una formazione che prevede una pluralità di approcci a mediazione corporea (psicomotricità, danzaterapia, arte marziale), perchè questo apre ad una moltiplicazioni di letture e di significati   di cui il corpo è portatore. Ma prima ancora di trattare questa “complicazione”, va fatta una riflessione sui fondamentali dell’educazione a mediazione corporea.  Continua a leggere “Appunti spuntati per una formazione a mediazione corporea”

Improvvisamente/improvvisando il corpo

Metafore e’ il titolo di una formazione che sto facendo con Igor Salomone, che e’ stato ed e’ tutt’ora un mio “maestro”, ma non e’ questo il punto centrale di questo post.

Il nodo, o meglio lo snodo e’ il corpo, anzi in questo caso i corpi che ho (anche) condotto, e sempre osservato, con cura, nel dipanarsi della mattinata formativa.

Sara’ banale ma ogni volta mi stupisce la complessità che si risveglia laddove i corpi (cosi’ vuole il dispositivo formativo) cominciano a togliere voce alle parole, per riprendersela tutta in forma di azioni, movimento, espressivita’.

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Dirlo e scriverlo. Tra anoressia e volontà.

di Monica Massola

Per scrivere di anoressia in un blog occorre assumersi la responsabilità di ciò che si scrive, perchè come in molti ambiti, si va a camminare su carboni ardenti e frammenti di cristallo.

Eppure l’anoressia fa parte di ciò che alcun donne hanno passato, più o meno indenni, e che occorre sia narrato nella sua evoluzione.

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