Severus Piton o del pedagogista oscuro.

Al post aspira ad avere una certa leggerezza e un tono blandamente ameno, il che non toglie che qualche riflessione inquieta, la ci si provi a piazzarla. Che una scrittura pedagogica possa anche avvalersi di altri modi di fare/farsi domande? Io ci sto provando, con esiti incerti e dubbi massicci.

In ogni caso se non conoscete la serie cinematografica e letteraria di Harry Potter non mettetevici proprio.


« Aveva gli occhi neri come quelli di Hagrid, ma del tutto privi del suo calore. Erano gelidi e vuoti, e facevano pensare a due tunnel immersi nel buio. »
(J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale)

Severus Piton (Severus Snape) è un personaggio della serie di Harry Potter, scritta e ideata dalla scrittrice britannica J. K. Rowling. È presente in tutta la saga letteraria dove è il professore di Pozioni  e di Difesa contro le Arti Oscure nella prestigiosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, dove studia il protagonista Harry Potter. Nei primi romanzi è etichettato come uno dei maggiori antagonisti del protagonista Harry Potter; successivamente, nell’ultimo romanzo della saga, verranno riportati alla luce alcuni segreti di Piton che ne ribalteranno completamente il ruolo stesso.

In un’intervista, Rowling ha definito il personaggio un vero e proprio “antieroe”.

Durante varie interviste, la scrittrice ha sempre espresso una grandissima ammirazione nei confronti di Piton, definendolo uno dei suoi personaggi preferiti. (Estrapolazione e riduzione da wikipedia)


Per motivi di genitorialità sono al secondo ciclo di potterizzazione familiare, già conosciuto ai tempi con la figlia maggiore. La necessità di spiegare alla figlia piccola alcuni passaggi chiave mi hanno illuminato sulla figura del perfido Piton, e da allora ne siamo diventate fan sfegatate.

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Io soprattutto dal punto di vista pedagogico: presa da ardore di una vera fan mi sono messa a ragionare sul fatto che forse trattasi del miglior insegnante che Harry abbia avuto in dono da Hogwarts, quello che gli ha offerto un notevolissimo sapere tecnico, oltre che umano. Quelle esperienze educative che ti formano e permettono di  da “restare umano”, imparando la vita, la sopravvivenza, la sua molteplicità, la durezza della morte che non salva nessuno, la delicatezza nascosta dei ricordi, ben oltre l’apparenza delle vesti scure e di un carattere impossibile.

UNO. Insegna in differita e in negativo. Per tutta la saga è il “vero” paladino, il protettore nell’ombra, il nume tutelare di Harry. Lo è dall’inizio e sempre, senza mai mostrarlo. (A volte proteggere non significa provare simpatia per chi si protegge, lo si fa. Punto).

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DUE. Non insegna mai chi è ma come si fa. (Ebbene SI. S’impara anche dai meno simpatici. Abbiamo tutti un immaginario fatto di professori alla “Attimo Fuggente” che amano i propri alunni e li illuminano, e realtà concrete differenti. Ho in mente un esame di Dantologia rifatto perché non sapevo cosa fosse un “granel” di “moco”, avendo io studiato – come una pazza – la mole immensa della Divina Commedia, ma avendo trascurato il testo sul Dante Minore. Un freddissimo professore mi aveva invitato, senza perdono alcuno, a ritornare quando avessi saputo  tutto.)

TRE. Non elogia. Mai. Anzi detesta il suo studente, si crederebbe quasi ogni studente. Li svilisce, avvilisce, minando le millanterie adolescenziali, a maggiore ragione se si è gli “eletti”. (Eppure a volte è funzionale, ci sono i “no” che aiutano crescere ed un tot. di frustrazioni da esplorare prima di diventare adulti. Nel frattempo si fanno i conti con le responsabilità, con la propria storia, ciò che ci è stato detto attorno al chi siamo, e al chi dovremmo essere, mentre iniziamo a scoprire cosa è davvero nostro, e infine chi siamo o stiamo diventando).

QUATTRO. Non insegna mai nel qui ed ora, perché il futuro è già definito, e l’oracolo ha già consegnato il suo destino al povero Harry, mentre lo sprovveduto Voldemort s’affrettava inconsapevolmente a vidimarlo, con un tentato omicidio.  Al Professor Piton non resta che insegnare, e progettare, e programmare, anche con il Professor Silente, ad un indisponente Harry come vincere, come vivere, come sopravvivere.   (L’insegnamento avviene in spazi pensati e non sempre tangibili; in un altrove fatto di pensieri e intenzioni. Tutto  è incognito e il fatto che Piton lo stia facendo al suo meglio è un segreto totale  – per tutti lettori e protagonisti – e lo resterà sino alla fine. L’oscuro Professor Piton sarà riconosciuto quale uomo di altissimo valore etico e pedagogico solo dopo la morte. Per la serie gli va male ogni dannato istante della sua vita, vissuto quasi sempre dalla parte del bene, fingendo e vivendo di sguazzare nella sfera del male. I suoi insegnamenti prenderanno valore solo, luce, e valore solamente dopo la sua morte).

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CINQUE. La lealtà e la devozione all’amore (di Severus per Lily Potter), e al sapere (verso Albus Silente) stanno in una matrioska, nascondendosi in profondità e in stadi successivi fatti di tradimento e apparenze. Insegnare è anche non mostrare, non esplicitare il tutto, non mostrarsi, non “farsi testo”, dando all’altro la possibilità di scoprire e scoprirsi.  (E comunque, provateci voi a fingere di essere uno che finge di aver tradito, fingendo di aver tradito, fingendo di aver tradito … Costretto ad uccidere l’unica persona che custodisce la vostra timida verità, di buono, travestito da malvagio).

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SEI. Si impara, o meglio l’inconsapevole Harry, impara a combattere il proprio maestro, combattendone l’ostilità, le provocazioni, l’assenza di compassione e di simpatia, o di pazienza. Impara dello scherno, dall’offesa perché poi saprà ben usare un bezoar. Impara a stare nel difficile e negativo, perché quello che lo aspetta è ben faticoso…. (Tutto ciò ben dosato da un maestro, accorto e previdente, e collocato in un dispositivo pedagogico che dura circa cinque anni, anticipa e prepara  ai duelli che andranno fatti nella lotta senza tregua con Lord Voldemort. Meglio imparare il difficile da uno che non ti vuole morto, ma che anzi sta tentando di insegnarti a salvare la pelle. Senza spiegarti un tubo. Fa un poco marines, ma funziona).

Ci sarebbero ancora due o tre pensieri da sviluppare, ma li terrei per una eventuale second edition … o un aggiornamento progressivo ..

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