educazione e corpo
corpi
educare il corpo
educare alla corporeità
dal punto di vista formativo nasco come psicomotricista.
vale a dire un percorso triennale in cui la dimensione corporea è stata esplorata abbondantemente; passando dal piacere del proprio muoversi, del proprio giocare ed esplorare la dimensione motoria, sensomotoria e psicomotoria, e poi espanderla nella relazione con gli oggetti propri del setting psicomotorio, quindi nella relazione con l’altro e poi con il gruppo.
dire nasco come psicomotricista non è una esagerazione, perchè, io adulta, sono entrata in una scoperta ex novo di me, nel movimento, nella sensorialità e nell’azione.
altra dimensione fondativa, a livello personale, è stata inoltre quella della capacità del corpo di apprendere ed insegnare alla mente, e di disciplinarla.
adesso ho incontrato un altro paradigma formativo molto forte, e nonostante la partenza sia apparentemente strutturata in modo verbale, si connota con una dimensione pratica (prassi), un esercitarsi del fare che mi rimanda di continuo alla psicomotricità.
la sensazione è che il motore portante sia la dimensione corporea dell’interazione, che sia il linguaggio che quando è, anche, corporeo, interpreta e sostiene l’interazione educativa, nelle sue espressioni.
parola, corpo, incontro.
sto cercando connessioni.